martedì 29 gennaio 2019

Lettere dalla tribolazione

Francesco e le tribolazioni che sta vivendo la Chiesa
Milano
La dottrina e lo spirito della «tribolazione » sperimentati e sopportati dalla Compagnia di Gesù in tempi «difficili e di persecuzioni » come quelli della sua soppressione nel 1773 e quelli di confusione e desolazione vissuta pochi anni dopo dall’Ordine (da poco ricostituito nel 1814) guidato dal preposito generale, l’olandese Jan Roothaan (1785-1853), sono in fondo le prove del tutto simili a quelle che oggi la Chiesa deve affrontare oggi di fronte a tristi fenomeni come lo scandalo degli abusi. È in fondo lo spirito, con cui deve essere preso in mano e meditato il volume da oggi in libreria per Àncora-La Civiltà Cattolica “Lettere della tribolazione” (pagine 144, euro 16) di Jorge Mario Bergoglio-Francesco, secondo i suoi curatori i gesuiti Antonio Spadaro e Diego Fares. Il libro - e non è un caso - custodisce un breve scritto di Bergoglio (risalente al 1987), già pubblicato in anteprima da “La Civiltà Cattolica” nel maggio scorso, dedicato al tema della tribolazione (che presentava la raccolta di 8 lettere di due prepositi generali della Compagnia di Gesù, il fiorentino Lorenzo Ricci e l’olandese Roothaan, “Las cartas de la tribulación”). 

lunedì 28 gennaio 2019

S.Tommaso d'Aquino, un teologo santo

San Tommaso d'Aquino, e la teologia diventò santità

28/01/2019  Domenicano, Dottore della Chiesa, di origini nobili, si formò nel monastero di Montecassino e divenne maestro negli studi di Parigi, Orvieto, Roma, Viterbo e Napoli. Nella “Summa” diede sistematicamente un fondamento scientifico, filosofico e teologico alla dottrina cristiana. Quando papa Giovanni XXII nel 1323 lo canonizzò a chi gli obiettava che non aveva fatto miracoli rispose: «Quante preposizioni teologiche scrisse, tanti miracoli fece»

Benozzo Gozzoli, Trionfo di San Tommaso d'Aquino
Benozzo Gozzoli, Trionfo di San Tommaso d'Aquino
“Fu un uomo meravigliosamente contemplativo. Se la sua santità è stata la santità dell’intelligenza, è perché in lui la vita dell’intelligenza era interamente sostenuta e transilluminata dal fuoco della contemplazione infusa e dei doni dello Spirito Santo. Egli è vissuto in una specie di rapimento e di estasi incessante. Egli pregava continuamente, piangeva, digiunava, desiderava (...) Il capolavoro dell’intellettualità pura e rigorosa straripa così da un cuore posseduto dalla carità”. Questo è il profilo che un celebre studioso ha tratteggiato di Tommaso. Lui stesso, commentando, verso la fine della sua vita, il Vangelo di Giovanni, scriverà che “come la lucerna non può dare luce se non viene accesa dal fuoco, così la lucerna spirituale non illumina, se prima non arde ed è infiammata dal fuoco della carità”.

giovedì 10 gennaio 2019

Carron: i sovranismi sono fallimentari, il cristiano deve vincere la paura

 
 
 
I SOVRANISMI SONO FALLIMENTARI, IL CRISTIANO DEVE VINCERE LA PAURA
«I migranti, prima che numeri, sono persone concrete, volti, nomi, storie, aveva detto il Papa a Lesbo». L'intervista al Presidente della Fraternità di CL sul Corriere della Sera (10 gennaio 2019)
Gian Guido Vecchi
«Ricordo l’impressione che mi fece la notizia di un immigrato pakistano: giunto stremato in un centro di accoglienza italiano, incontra un volontario che lo chiama e gli domanda se vuole pasta in bianco o al sugo, carne o pesce. L'uomo scoppia in lacrime, nessuno lo aveva mai chiamato per nome. Un gesto semplice di umanità gli ha fatto cambiare idea su quelli che prima per lui erano solo degli “infedeli”». Don Julián Carrón, scelto dal fondatore Don Luigi Giussani come suo successore, guida Comunione e Liberazione dal 2005.

Ci sono voluti diciannove giorni perché si aiutassero 49 persone lasciate in alto mare. Che sta succedendo, in Europa, se è dovuto intervenire Francesco all'Angelus per scuotere i leader?
«È il segno di una crisi che non è innanzitutto politica o economica ma antropologica, perché riguarda i fondamenti della vita personale e sociale. Uno strano oscuramento del pensiero costringe il Papa a rimettere davanti a tutti la realtà, prima delle idee e degli schieramenti. Già Benedetto XVI ricordava che l'esperienza migratoria rende le persone vulnerabili: sfruttamento, abusi, violenza. Per questo l'attuale pontefice richiama tutti a rispettare l'imperativo morale di garantire ai migranti la tutela dei diritti fondamentali e rispettarne la dignità. Il cristiano riconosce che i migranti hanno bisogno di leggi e di programmi di sviluppo, tanto quanto “di essere guardati negli occhi”, diceva Francesco: “Hanno bisogno di Dio, incontrato nell'amore gratuito”. Allora tutto può cambiare».

sabato 5 gennaio 2019

Padre Antonio Spadaro: Sette parole per il 2019

TORNARE A ESSERE POPOLARI

Sette parole per il 2019

pag. 42 - 44
Anno 2019
Volume I
5 gennaio 2019
In questo tempo di cambiamenti e conflitti che ci sfidano, non possiamo correre il rischio di seguire ciò che leggiamo nel Gattopardo: «Viviamo in una realtà mobile alla quale cerchiamo di adattarci come le alghe si piegano sotto la spinta del mare». Bisogna reagire. Una reazione alla quale possiamo dar forma considerando sette parole.