giovedì 25 maggio 2017

elezioni amministrative

Ragioni di un impegno per il bene di tutti (www.tracce.it)

Il volantino di Comunione e Liberazione sulle prossime Elezioni Amministrative dell'11 giugno 2017
Tutti siamo chiamati in causa dalle Elezioni Amministrative dell’11 giugno, non solo coloro che già sono impegnati in politica ai vari livelli o che si candideranno.
Nelle persone e nelle realtà sociali sembra dominare il pessimismo, alimentato molto dall’incertezza. Ci sono tutti i problemi che vediamo: la crescita della povertà; l’assenza di riferimenti nella società civile e di proposte capaci di incidere nella vita reale delle persone, nei bisogni di chi ha una famiglia o cerca un lavoro; l’afflusso apparentemente incontrollabile dei migranti, che contribuisce ad aumentare il sentimento di insicurezza; l’emarginazione, gli anziani, la carenza di alloggi per i meno abbienti e le giovani coppie, la crisi dell’educazione e il degrado degli edifici scolastici, la carenza di impianti sportivi adeguati, l’inquinamento e il verde pubblico, il problema dei trasporti. Sono solo alcune delle questioni con cui ci dobbiamo confrontare ogni giorno; volenti o nolenti, fanno parte del tessuto della nostra vita quotidiana. A tutto questo si aggiunge un’ulteriore incertezza legata a una disistima e sfiducia nelle istituzioni.
In questo contesto, il rischio è che prevalga il disinteresse o una reazione istintiva, un “non giudizio” o l’idea di abbattere chi è al potere, perché gli si attribuisce tutta la responsabilità delle cose che non vanno. Una crescente cultura del sospetto e dell’incertezza blocca ogni proposta di cambiamento e demolisce tutto quello che nasce da un’appartenenza ideale, da una tradizione e da una storia, di qualsiasi colore e credo. Mentre quello di cui oggi c’è più urgenza è di soggetti che possano – nel piccolo o nel grande – incontrarsi, dialogare e fare delle proposte credibili.
Da dove ripartire? (...)
Scarica il volantino completo in pdf

sabato 20 maggio 2017

Manfredonia: dalla liturgia vissuta, una testimonianza


Manfredonia: Dalla liturgia vissuta, una testimonianza


Manfredonia: Dalla liturgia vissuta, una testimonianza







"Un'idea, un concetto, un'idea, finchè resta un'idea, è soltanto un'astrazione; se potessi mangiare un'idea avrei fatto la mia rivoluzione"

Sulle note della canzone di Giorgio Gaber "L'idea" il prof. Giuseppe Fidelibus ha introdotto il pubblico presente nell'Auditorium  del Palazzo dei Celestini alla comprensione del testo di don Luigi Giussani "Dalla liturgia vissuta, una testimonianza". Un libro particolarissimo, redatto in forma di appunti da parte di coloro che, in un arco di tempo abbastanza lungo, coinvolti in una vita completamente nuova rispetto a quella che erano soliti praticare in precedenza, ne sorpresero la forma e la sostanza. Don Giussani diede a tale forma e a tale sostanza un nome antico e solenne, che i giovani ignoravano: liturgia.

Il prof. Fidelibus ha sottolineato il divario sperimentato tra la percezione della liturgia prima di partecipare ad un avvenimento di fede percepito come affascinante e conveniente per sè e la nuova modalità descritta dal libro: senza una vita le parole cristiane suonano ostili o almeno indifferenti, ieri come oggi.