venerdì 18 gennaio 2008

giovedì 17 gennaio 2008

Il 'San Francesco' di Padre Finco - In scena uno spettacolo intenso per i bimbi e con i bimbi

Sabato 12 gennaio 2008 è andato in scena, presso l’auditorium del Palazzo Celestini di Manfredonia, “Il Cavaliere nel Sacco – divagazioni su San Francesco… ma sempre in tema” scritto da Giampiero Pizzol per la regia Carlo Rossi.
Si tratta di un vero e proprio racconto imperniato sulla vicenda del Poverello, San Francesco d'Assisi, narrato ai più piccoli in chiave favolistica.
Ma se il racconto ha un pizzico di fiabesco, autentico è invece l’interprete padre Marco Finco, un frate francescano in carne e ossa che opera presso l'Istituto ‘Sacra Famiglia’ di Cesano Boscone, dov'è a contatto con bambini e ragazzi portatori di handicap.
Lo spettacolo ammicca alle rappresentazioni sacre del Medioevo, con pochi elementi di scenografia e costumi riadattati, ma incredibilmente efficaci.
Sono due le chiavi di lettura attraverso cui viene raccontato Francesco, “che in realtà si chiamava Giovanni”: il suo desiderio di essere cavaliere, e la paura.
Francesco, pur di diventare cavaliere, finisce in un sacco e diventa scudiero di Gesù Cristo.
Così, seguendo il suo sogno di bambino, Francesco passa da un cavalluccio a dondolo a un vero destriero, attraversa la guerra e conosce la prigionia, si imbatte nel Vangelo e incontra Dio; ammansisce un lupo e poi, ancora, tante avventure e intuizioni geniali fino a quella del presepe vivente…A questo punto padre Finco scende tra il pubblico: ci sono molti bambini che finora hanno interagito con ciò che avviene in scena, cantando e suggerendo, tra risate e applausi. Ma adesso tocca ad alcuni di loro salire sul palco e vestire i panni del bue, dell’asinello, dei pastorelli, di san Giuseppe e della Madonna, per dare vita alla Natività.“Ve la ricordate ‘Tu scendi dalle stelle’?”, chiede padre Finco alla platea di spettatori, rapiti dall’incanto. Certo che la ricordano, tutti, e tutti la cantano, mentre il Bambinello viene deposto nella mangiatoia a lume di candela…
Gli applausi scrosciano calorosi e commossi ma, “il presepe non era la fine, era solo l’inizio”.
Organizzato dall’AVSI, un’organizzazione senza scopo di lucro impegnata con numerosi progetti di cooperazione allo sviluppo in 39 paesi del mondo, lo spettacolo è giunto a Manfredonia grazie al Centro Culturale Sipontino ‘Fontana Vivace’.

Testo e foto di
Antonio Universi
da Manfredonia.net

Il cavaliere nel sacco

Sabato 13 gennaio 2008, alle ore 18.00, l’auditorium del Palazzo dei Celestini di Manfredonia ha ospitato lo spettacolo teatrale interpretato, cantato e suonato da padre Marco Finco “Il cavaliere nel sacco”, una rivisitazione sorprendente e piena di colpi di scena sulla vita del Poverello d’Assisi.
Della personalità di Francesco lo spettacolo ha messo in evidenza il suo desiderio di essere cavaliere, cioè la grandezza del suo animo, l’infinita ampiezza dei suoi desideri e la paura che, come ogni uomo, egli ha provato davanti alla guerra, alla sofferenza, alle contraddizioni del vivere. E, pur di essere cavaliere, Francesco è finito in un “sacco” (il saio), ed è diventato scudiero di Gesù Cristo. Ed è passato attraverso la guerra, la prigionia, un libro chiamato Vangelo, l’incontro con il Signore, …e il lupo, fino ad abbracciare Sorella Morte.
Il pubblico dei più piccoli è stato incantato dall’abilità da funambolo del frate, mentre i più grandi sono stati catturati dalla profondità dei testi e dalle metafore inventate a bella posta, come quella del lupo con il cappello, che rappresenta il perbenismo della nostra società senza scrupoli, o come l’ipotetico sfogo del Creatore, che vorrebbe far pagare tutti gli arretrati delle bollette della luce e del gas che finora ci ha elargito gratuitamente con il sole.
Il Centro Culturale Sipontino Fontana Vivace ha organizzato la serata a favore dei progetti di AVSI, per aiutare i bambini e le donne nei paesi in stato di guerra o di miseria, avvalendosi della collaborazione del CSV Daunia.

Gemma Barulli
Presidente del Centro Culturale Fontana Vivace

lunedì 7 gennaio 2008

San Francesco... a Palazzo Celestini

L’AVSI (Associazione di Volontariato per il Servizio Internazionale) è una organizzazione non governativa senza scopo di lucro nata nel 1972 e impegnata con 111 progetti di cooperazione allo sviluppo in 39 paesi del mondo.
AVSI è presente in Africa, America Latina, Est Europa, Medio Oriente, Asia e opera nei settori della sanità, igiene, cura dell'infanzia in condizioni di disagio, educazione, formazione professionale, recupero delle aree marginali urbane, agricoltura, ambiente, microimprenditorialità, sicurezza alimentare, ICT ed emergenza umanitaria.
La missione di AVSI è sostenere lo sviluppo umano nei paesi più poveri del mondo nel solco dell'insegnamento della Dottrina Sociale Cattolica con particolare attenzione all'educazione e alla promozione della dignità della persona umana in tutte le sue espressioni. Il dramma che molte popolazioni stanno vivendo va combattuto tenendo conto dell'unicità dell'uomo con un progetto di sviluppo che guardi all'educazione come strumento per far emergere i talenti.
Come tutti gli anni, nel periodo tra dicembre e gennaio, le Tende di AVSI tornano ad animare i cuori delle città, in Italia e all’estero. Una campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi realizzata grazie al coinvolgimento della Rete Sostenitori di AVSI che vede impegnate più di 10.000 persone volontarie.
Anche a Manfredonia da diversi anni il Centro Culturale Sipontino “Fontana Vivace” si fa promotore di iniziative a scopo benefico per sostenere i progetti dell’AVSI. Quest’anno, in collaborazione con Centro Servizi Volontariato Daunia, è stato invitato Padre Marco Finco, un frate francescano con la passione del teatro.
Sabato 12 gennaio p.v. presso l’auditorium del Palazzo Celestini di Manfredonia, il frate sarà il protagonista della rappresentazione teatrale per famiglie “Il cavaliere nel sacco – divagazioni su San Francesco… ma sempre in tema”.
Insieme a te, vogliamo sostenere:
- in Uganda, il Meeting Point International che si prende cura di donne e orfani a Kampala
- in Costa D’Avorio, l’Ospedale St. Camille che protegge mamme e bambini a Bouaké
- in Russia, la Casa Golubka che ospita ragazze madri a Novosibirsk
- in Brasile, l’Asilo Gilmara Iris che accoglie 120 bambini a Belo Horizonte.


Per ulteriori informazioni: cell. 3409641791

Il cavaliere nel “sacco” - divagazione su S. Francesco… ma sempre in tema

Interpretato, cantato e suonato da
P. Marco Finco
spettacolo per scuole elementari e famiglie di
Giampiero Pizzol
Regia
Carlo Rossi



Lo spettacolo nasce dal desiderio di far incontrare gli amici più piccoli con un nostro grande amico: S. Francesco.
Due sono le “chiavi” attraverso le quali vogliamo entrare in rapporto con questo grande uomo: il suo desiderio di essere cavaliere e la paura.
Perché Francesco era uno come noi, come noi aveva desideri e timori, ma a differenza di noi non ha rinunciato a nulla.
Ma come, il poverello di Assisi non ha rinunciato a nulla?
Precisamente. Caso mai siamo noi che rinunciamo ad essere cavalieri, non lui.
Infatti Francesco pur di essere cavaliere è finito in un sacco ed è diventato scudiero di Gesù Cristo.
Così, seguendo il suo sogno da bambino, Francesco passa attraverso la guerra, la prigionia, un libro chiamato Vangelo, l’incontro con il Signore… il lupo, per abbracciare con la spada della fede quella che lui chiama Sorella Morte…
E la paura? Quella c’è sempre, soprattutto la nostra, di aver fatto il passo troppo lungo, di non essere all’altezza, di banalizzare ecc. ecc. e questa paura a volte sembra essere la verità.
Ma la verità è che in questo lavoro noi non ci siamo mai sentiti soli, come se: “Non temete!” Gesù oltre che a Francesco lo abbia detto anche a noi.