MEETING 2015
Tu sei un bene per me
26/08/2015 - Il comunicato finale che ripercorre la settimana
riminese e il titolo della prossima edizione del Meeting per l'amicizia
fra i popoli, che si terrà dal 22 al 28 agosto 2016
«Solo l’iniziativa di Dio Creatore poteva colmare la misura del
cuore; ed Egli ci è venuto incontro per lasciarsi trovare da noi come si
trova un amico». Con queste parole
papa Francesco ci
ha invitato ad andare fino in fondo al tema di quest’anno, quella
mancanza del cuore che inevitabilmente rimanda al desiderio di qualcosa
di più grande. Lo ha detto bene anche il presidente della Repubblica,
Sergio Mattarella,
nel messaggio che ci ha inviato per l’inizio del Meeting: «Il rischio
di chiusure settarie o di tentazioni fondamentaliste, è sempre in
agguato». Ecco perché non dobbiamo perdere di vista «la nostra umanità,
la fraternità, il desiderio di bene e di ciò che è bello».
Quest’anno ce lo hanno testimoniato in molti, a partire da
padre Ibrahim Alsabagh,
parroco siriano di Aleppo. In una città devastata da quattro anni di
guerra, dove mancano acqua e cibo, i francescani aprono la porta del
loro convento a tutti: musulmani, cristiani o curdi, non c’è differenza,
padre Charly di Buenos Aires insieme ai suoi giovani amici venuti a Rimini per condividere la loro esperienza. E poi la first lady afghana
Rula Ghani e il Ministro degli Esteri della Tunisia
Taieb Baccouche, oppure personalità italiane come
Pietro Modiano o
Fausto Bertinotti, ma anche il cardinale
Jean Louis Tauran, il cardinale
George Pell, il cardinale
Giuseppe Betori, monsignor
Nunzio Galantino, monsignor
Silvano Maria Tomasi, padre
Mario-Giuseppe Lepori, abate generale dell’Ordine dei Cistercensi, l’archeologo
Giorgio Buccellati, il presidente di Special Olympics
Timothy Shriver, il linguista
Noam Chosky, lo scienziato
Duccio Macchetto e l’astronauta
Roberto Vittori. Il premier
Matteo Renzi e i
ministri Martina, Poletti, Gentiloni, Galletti, Delrio e Padoan.
Questa
ricerca, questo desiderio di ciò che è bene e bello, ha mosso i grandi
artisti protagonisti del palinsesto degli spettacoli del Meeting. Un
programma che ha permesso la rilettura di un testo come
L’annuncio a Maria, in una nuova traduzione, oppure la riscoperta di un genere come il “canto popolare di montagna” con il
Coro della CET e la bellezza della poesia con grandissimi interpreti del teatro italiano protagonisti dello spettacolo inaugurale
L’impronta - Cuori moderni.
E insieme a loro i quasi
3mila volontari,
autentici protagonisti del Meeting che arrivano da oltre 40 Paesi del
mondo, segno che al Meeting l’amicizia fra i popoli è un’esperienza
reale, i
218 relatori, i
curatori delle mostre,
(artisti, scienziati, scrittori, docenti), ma anche interpreti del
mondo dell’economia e dell’imprenditoria, che a partire da un desiderio
di costruzione, sono già ripartiti, come
Nerio Alessandri, Brunello Cucinelli, Roberto Snaidero.
È
con tutti loro che si è realizzato questo Meeting. Si costruisce
insieme perché è solo un incontro che genera soggetti nuovi, vivi, in
grado di incidere nel mondo. Nello straordinario dialogo tra
don Julián Carrón e il professor
Joseph Weiler,
sulla figura di Abramo, dell’alleanza tra l’uomo e Dio in rapporto alle
sfide del presente, prima fra tutte quella di ridestare l’io dal suo
torpore e dalla noia, abbiamo sentito: «Lì è l’inizio di una storia. Dio
ha cominciato con quello che c’era, dall’io così com’era all’inizio con
tutte le sue difficoltà e i suoi limiti. La storia della Bibbia è una
storia piena di limiti dell’uomo (…), è l’uomo reale così come è che è
stato risvegliato» (don Julián Carrón). «Per essere guardato, come
Zaccheo sul sicomoro - ha detto Fausto Bertinotti - l’io ha bisogno di
uno sguardo, di qualcuno con cui dialogare e confrontarsi».
«E
noi abbiamo imparato lunga la nostra storia che non c’è un altro
rapporto con la verità che non sia la libertà». Come diceva don Luigi
Giussani: «L’uomo di oggi attende forse inconsapevolmente l’esperienza
dell’incontro con persone per le quali il fatto di Cristo è realtà così
presente che la vita loro è cambiata. È un impatto umano che può
scuotere l’uomo di oggi».
Per questo il titolo della
XXXVII edizione del Meeting per l’amicizia fra i popoli che si terrà a
Rimini dal 22 al 28 agosto 2016 è: Tu sei un bene per me.