mercoledì 30 novembre 2016

La Bellezza disarmata a Madrid

MADRID

Se il senso religioso diventa "comune"

di Yolanda Menéndez
30/11/2016 - Il libro di Julián Carrón presentato a Madrid dall’antropologo Mikel Azurmendi e lo scienziato Juan Cadenas. La scoperta di un testo che «aiuta a uscire dall'ideologia e a entrare nel "tu"». Anche per chi non crede o è agnostico
Un dialogo disarmato in atto. È quello che abbiamo potuto vedere a Madrid lunedì in occasione della presentazione del libro La bellezza disarmata. Con l’autore, Julián Carrón, erano presenti l’antropologo Mikel Azurmendi e lo scienziato Juan José Gómez Cadenas, entrambi agnostici, entrambi con armi più che sufficienti per combattere la battaglia. E ambedue con una lealtà trasparente che ha permesso loro di spogliarsi di tutte le difese per apparire toccati, sorpresi, “a bocca aperta”, come ha sottolineato Azurmendi più di una volta. Entrambi hanno confessato di aver incominciato a leggere il libro con qualche riserva, e di essersi trovati a sottomettere la loro ragione all’esperienza, cedendo progressivamente alla sorpresa di una religione molto diversa da quella che avevano conosciuto e che credevano di conoscere.

Ucraina, finchè c'è solidarietà c'è vita

Viaggio in Ucraina - 2. Finché c’è solidarietà c’è vita (www.nuovaeuropa.com)

Dal dramma immenso del Donbass sono nate iniziative straordinarie, perché si può imparare persino dalla guerra. C’è un’Ucraina che lavora per trasfigurare il conflitto in misericordia.
Gli ucraini nella gran maggioranza si rendono ben conto dell’insolvenza cronica dello Stato sotto tanti aspetti che toccano concretamente la vita di ognuno; per misurare la portata di questo scollamento nel dicembre 2015 l’Istituto internazionale di sociologia di Kiev ha svolto un sondaggio chiedendo ai cittadini se hanno fiducia nello Stato, ed è emerso che l’84% degli intervistati non nutre alcuna fiducia, il che significa che più di quattro ucraini su cinque pensano che lo Stato non stia agendo nel loro interesse.
Ma paradossalmente l’assenza di fiducia nello Stato non equivale all’assenza di speranza. C’è qualcosa in cui gli ucraini hanno fiducia, secondo un recente sondaggio1 si fidano della Chiesa (76,2%), del volontariato (51,4%), delle Forze Armate (45,8%). Come spiegare questa fiducia e questa speranza? Probabilmente, quella che sembrava la «retorica del Majdan», ossia lo spirito di solidarietà tra la gente (che molti critici giudicavano sentimentale, mentre reali erano gli scontri e i morti), è stata invece un avvenimento epocale per la società ucraina, che l’ha maturata profondamente; ed ora questo spirito, messo alla prova col ritorno alla normalità è diventato, o sta diventando, una realtà diffusa, e soprattutto efficace.

Cosa c'entra la liturgia con la vita? Incontro a Milano

L'INCONTRO

Cosa c'entra la liturgia con la vita?

di Maurizio Vitali
30/11/2016 - La nuova edizione del libro di Giussani presentata al Centro culturale di Milano, con Julián Carrón, Pier Alberto Bertazzi e don Francesco Braschi. Tra i ricordi, le domande di oggi e la sfida suprema: «Cristo sì o no»
Che cos’è la liturgia? Che cos’è per un ragazzo di sedici, diciassette anni diligentemente frequentante la messa della domenica? «Una sospensione della vita normale, un momento separato». Questo è il ricordo autobiografico di cinquant’anni fa di Pier Alberto Bertazzi, medico e professore universitario. E per un prete? Un prete, poniamo, con diciotto anni di anzianità sacerdotale e un curriculum di qualche migliaio di messe celebrate? «Una celebrazione da rendere possibilmente attraente per i fedeli, personalizzandola. Tipo, che so? Mettere una decorazione fucsia per dare appeal a una cosa noiosa e morta». Questa è la testimonianza, anch’essa autobiografica ancorché riferita a tempi più recenti, di don Francesco Braschi, teologo e dottore dell’Ambrosiana di Milano.
Ma in fin dei conti, per andare alla radice, la liturgia ha ancora senso? Può avere interesse per gli uomini del nostro tempo? Questa è la domanda posta da don Julián Carrón, presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione, affermando nel contempo che essa coincide con il chiedersi, con Dostoevskij, se abbia o non abbia interesse per l’uomo di oggi il cristianesimo stesso.

lunedì 28 novembre 2016

Colletta 2016

#COLLETTA16

«Una delle più belle pagine della storia d'Italia»

di Paolo Perego
28/11/2016 - Sabato scorso, la Giornata nazionale della Colletta alimentare. Oltre 8.500 tonnellate di cibo raccolte dalla Val d'Aosta alla Sicilia. Uno spettacolo della carità che crisi, terremoti e alluvioni non riescono a fermare
La crisi che continua a farsi sentire nelle tasche degli italiani. E poi il terremoto, e le forti piogge dei giorni scorsi, e alluvioni in diverse regioni del Paese. Tutto questo ha portato un meno 5% rispetto a quanto raccolto l’anno scorso, fanno sapere i responsabili della Giornata nazionale della Colletta alimentare: «Soprattutto nelle grandi città. La chiamata alla solidarietà, così frequente e continua, ha talvolta limitato le risorse di chi dona». Eppure, non basta tutto questo a fermare uno spettacolo di carità che da vent’anni segna un appuntamento fisso di fine novembre in migliaia di supermercati della penisola.

Le 8.500 tonnellate di cibo raccolte durante la Colletta “numero venti”, sabato scorso, serviranno a sostenere oltre 8mila enti caritativi che operano in tutte le regioni, un aiuto concreto per più di un milione e mezzo di indigenti.

mercoledì 23 novembre 2016

Tutti gli incontri sul referendum costituzionale in Italia proposti dai Centri Culturali

Tutti gli incontri sul referendum proposti dai centri culturali: (Associazione Italiaana Centri Culturali)

29/11/2016 CHIOGGIA (VE)
29/11/2016 CESENA
28/11/2016 BERGAMO
25/11/2016 CINISELLO BALSAMO (MI)
25/11/2016 BUSTO ARSIZIO (Va)
25/11/2016 FERRARA
24/11/2016 BADIA CALAVENA (VR)
22/11/2016 SONDRIO
22/11/2016 SAN BENEDETTO DEL TRONTO (AP)
22/11/2016 MILANO
21/11/2016 FIRENZE
21/11/2016 BIASSONO (MB)
21/11/2016 FORLì
19/11/2016 MANFREDONIA (FG)
19/11/2016 SIRACUSA
18/11/2016 PADOVA
17/11/2016 RIMINI
16/11/2016 BRESCIA
15/11/2016 MACERATA
11/11/2016 ANCONA
10/11/2016 CATANIA
09/11/2016 SALERNO
08/11/2016 ROMA
05/11/2016 MAGENTA (MI)
05/11/2016 FOGGIA
03/11/2016 PIACENZA
28/10/2016 PESARO
28/10/2016 BERGAMO
24/10/2016 MILANO
23/10/2016 PALERMO
21/10/2016 MUGGIO' (MI)
13/10/2016 MONZA
06/10/2016 PISA
04/10/2016 CERNUSCO SUL NAVIGLIO (Mi)
17/09/2016 LA SPEZIA
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In evidenza

Incontri sul Referendum

Sono molti i Centri Culturali italiani che si sono fatti promotori di incontri sul referendum costituzionale sui cui i cittadini sono chiamati ad esprimersi il prossimo 4 dicembre. Incontri per favorire una vera conoscenza sulla nuova legge al di là della logica dello schieramento, grazie alla presenza di studiosi e rappresentati del mondo politico di diversi orientamenti. Il documento di Comunione e Liberazione "Per recuperare il senso del vivere insieme" preparato in vista del referendum costituzionale, è uno strumento di grande aiuto per capire qual'è la vera urgenza del momento: "La necessità, che si è fatta strada negli ultimi anni, di una maggiore stabilità ed efficienza del sistema politico a favore di migliori condizioni di vita per ogni cittadino e per il Paese, in vista dell’obiettivo fondamentale di sempre, vale a dire la promozione del bene comune". Da che cosa siamo mossi quando discutiamo del Referendum in famiglia, con gli amici o i colleghi, quando assistiamo a un dibattito in tv o leggiamo un articolo? Che cosa avvertiamo come più urgente? Quale contributo originale sentiamo di poter dare? Siamo disponibili a cogliere qualcosa che non avevamo ancora compreso o pensiamo di avere già capito tutto?

LEGGI il testo del documento di Comunione e Liberazione sul referendum

SCARICA il Quaderno della Fondazione per la Sussidiarieta' sul referendum con relazione introduttiva di Luciano Violante.

Una rassegna stampa di spunti e contributi selezionata da Tracce.it

Don Giussani - Dalla Liturgia vissuta. Una testimonianza

martedì 22 novembre 2016

Colletta Alimentare 2016

#COLLETTA16

La carità possibile e profetica

di Paolo Perego
18/11/2016 - Sabato 26 novembre torna nei supermercati d'Italia l'appuntamento organizzato dalla Fondazione Banco alimentare. Continua, dopo vent'anni, un gesto che non conosce confini. E che è per tutti, dalla gente semplice ai capitani dell'Inter...
La numero venti. Cifra importante per la Giornata nazionale della Colletta alimentare. L'appuntamento è per il 26 novembre in oltre 12mila supermercati italiani, per quello che è il gesto di carità più imponente del Paese. «Sono le cifre dello scorso anno a dirlo», secondo Andrea Giussani, presidente del Banco alimentare che dal 1996 propone la Colletta.

Oltre 8mila strutture caritative sostenute con 80mila tonnellate di derrate alimentari solo nell’ultimo anno, per più di un milione e mezzo di persone aiutate, di cui una su dieci sotto i cinque anni. Un fenomeno, quello della povertà alimentare in Italia, che oggi colpisce 4,6 milioni di persone. Per questo scenderanno in campo, tra scaffali, casse e carrelli, oltre 140mila volontari, che con la loro pettorina inviteranno gli avventori di iperstore e minimarket a dare il loro contributo con l’acquisto di alimenti ad hoc per la Colletta.

Lettera Apostolica "Misericordia et misera"

MAGISTERO (www.tracce.it)

Misericordia et Misera

domenica 20 novembre 2016

Il dott. Catelli a Manfredonia per il referendem del 4 dicembre

Ieri,sabato 19 novembre, abbiamo accolto nel salone della parrocchia della Sacra famiglia il Presidente di sessione della corte di Appello de l'Aquila, il Dott. Luigi Catelli.
Il magistrato è venuto nella nostra città per illustrare i termini concreti del referendum costituzionale sul quale saremo chiamati a pronunciarci il prossimo 4 dicembre, ed ha accettato per un'ora e mezza di rispondere ad una serie di domande che gli sono state rivolte da studenti, insegnanti, cittadini comuni che erano presenti per comprendere maggiormente il quesito referendario e le prospettive che saranno aperte dopo il voto. 
Molte le questioni messe a tema: la delucidazione sui singoli quesiti posti nel referendum; la spiegazione dei motivi per cui si avrà un'unica scheda con quesiti distinti e non diverse schede contenenti ciascuna un quesito (come avviene per i referendum abrogativi); una disanima delle criticità della riforma, in particolare per quel che riguarda il rapporto tra lo Stato e le Regioni e il rapporto tra la Camera e il Senato; una delucidazione circa la differenza tra leggi costituzionali e leggi ordinarie; una sottolineatura dei possibili aspetti positivi che gli estensori della riforma si attendono da essa, qualora entrasse in vigore.
Il dibattito è stato intenso, serrato, e sarebbe durato ancora a lungo se il relatore non avesse dovuto lasciare la sala per impegni successivi: segno della passione civile e politica che l'occasione cui siamo sollecitati sta risvegliando in molte persone.
All'inizio avevamo distribuito il volantino di Comunione e Liberazione, che si intitola significativamente "Per recuperare il senso del vivere insieme" e invita a considerare l'altro che pensa diversamente da sè non come un potenziale o reale nemico, ma come qualcuno con cui entrare in dialogo. Il nostro Paese, come ogni nostra convivenza, ha bisogno di questo metodo per poter camminare e costruire. Il gesto di ieri è stato un piccolo ma reale contributo in tal senso.

Gemma Barulli

sabato 19 novembre 2016

"Milly carissima", lettere di un amore eterno

“Milly carissima”, lettere da un amore eterno(www.lastampa.it)

Lui disperso sul fronte russo, lei lo aspetta tutta la vita. Ora i nipoti pubblicano la loro corrispondenza
Testimoni d’amore
Le lettere fra Milly e Ennio e la foto del viaggio di nozze

Pubblicato il 18/11/2016
Ultima modifica il 19/11/2016 alle ore 09:44
ceva (cuneo)
«Aspetto, tornerà». Invece lui, Ennio, dal fronte russo a Ceva non ha più fatto ritorno. Camilla l’ha atteso tutta la vita, senza neppure chiudere a chiave la porta di casa. Per settant’anni: «Dovrà subito entrare», diceva. È stato così fino al marzo 2012 quando, a 93 anni e con la memoria lontana per l’età e la malattia, Milly Ubal Bezzone ha chiuso gli occhi per sempre. Il figlio Silvio (l’altro, Leo, era già morto) e i nipoti Ennio, Francesca e Federica hanno esaudito il suo desiderio: deporle fra le mani e accanto al viso i sette mazzi di lettere che il suo amato le inviava, quasi ogni giorno, dal Don. Un esile filo.

venerdì 18 novembre 2016

Manfredonia: dibattito sul Referendum costituzionale

Incontro/dibattito: Conosciamo la nostra Costituzione prima di pronunciarci su di essa (www.manfredonia.news)


Incontro/dibattito: Conosciamo la nostra Costituzione prima di pronunciarci su di essa
Il Centro Culturale Fontana Vivace, sabato 19 novembre alle ore 16,30 presso il salone della Parrocchia Sacra Famiglia, ha organizzato un  incontro/dibattito sul referendum costituzionale del 4 dicembre intitolato “Conosciamo la nostra Costituzione prima di pronunciarci su di essa“. Intento dell’Associazione è quello di preservare e trasmettere un’evidenza: il bene stesso del vivere insieme ad altri che possono argomentare e decidere diversamente da me.
Il referendum, ponendo le persone davanti alla secca alternativa tra un sì e un no, può favorire lo scontro ma anche il dialogo. Noi cerchiamo di contribuire ad un dialogo per informare e comprendere meglio gli aspetti che i fautori del si e del no intravedono come importanti in questo appuntamento cui siamo sollecitati per quel che riguarda la democrazia nel nostro Paese, la sussidiarietà, l’efficacia delle istituzioni.
All’incontro interverrà il dott. Luigi Catelli, presidente di sessione della corte d’appello di L’Aquila.
La cittadinanza è invitata.

Intervista esclusiva a Papa Francesco sul Concilio

Intervista esclusiva. Papa Francesco: non svendo la dottrina, seguo il Concilio (www.avvenire.it)


Stefania Falasca giovedì 17 novembre 2016
Giubileo, ecumenismo, Concilio: intervista a Francesco alla vigilia della chiusura della Porta Santa: «La Chiesa non è una squadra di calcio che cerca tifosi»
Papa Francesco: non svendo la dottrina, seguo il Concilio
«Il Giubileo? Non ho fatto un piano. Le cose sono venute. Semplicemente mi sono lasciato portare dallo Spirito. La Chiesa è il Vangelo, non è un cammino di idee. Questo Anno sulla misericordia è un processo maturato nel tempo, dal Concilio... Anche in campo ecumenico il cammino viene da lontano, con i passi dei miei predecessori. Questo è il cammino della Chiesa. Non sono io. Non ho dato nessuna accelerazione. Nella misura in cui andiamo avanti, il cammino sembra andare più veloce, è il motus in fine velocior ». Casa Santa Marta, è mezzogiorno. La conversazione con papa Francesco entra diretta nelle dinamiche di un periodo ecclesiale intenso, e non poteva che soffermarsi in particolare sugli incontri e sui passi ecumenici compiuti che hanno costellato anche i viaggi apostolici in questo Anno della misericordia che sta per concludersi e sulla ricerca prioritaria dell’unità dei cristiani, in questo tempo storico lacerato dai conflitti.
Dopo il viaggio in Svezia gli dissi al telefono che, durante il volo di ritorno a Roma, dialogando con i giornalisti su quell’importante incontro riconciliato con i luterani, era rimasta inevasa una sua chiosa, e che da tempo pensavo di rivolgergli alcuni interrogativi proprio sull’ecumenismo. Mi prese in contropiede dicendomi che avrebbe potuto rispondere subito. «Ma adesso?...», gli chiesi, e mi accordò un bonario rinvio.

martedì 15 novembre 2016

Gli studenti di Portofranco e il referendum

PORTOFRANCO

Il referendum? Interessa anche tra i banchi

di Paola Bergamini
15/11/2016 - Lunedì 14 novembre, duecento ragazzi del centro di aiuto allo studio di Milano hanno incontrato Giorgio Vittadini. Tra chi non ha ancora l'età per votare e chi si crede «impotente», la voglia di capire cosa c'è in gioco. Oltre ad un premio speciale...
«Come si può deliberare senza conoscere?», la domanda di Giulio Einaudi, secondo presidente della Repubblica, riempie il grande schermo della sala riunioni di Portofranco, il centro di aiuto allo studio a Milano. Alle 17 non c’è più un posto libero. Sono circa duecento i ragazzi delle superiori venuti all’incontro sul referendum con Giorgio Vittadini, presidente della Fondazione per la Sussidiarietà. Per i diciottenni è il primo appuntamento al voto. Ma c’è anche chi, il 4 dicembre, non dovrà presentarsi alle urne ed è venuto per il desiderio di capire.

«Questa mattina, assemblea a scuola con esponenti del “sì” e del “no”. Uno “sciroppamento” di dati e motivazioni. Che alla fine… ti sembra che abbiano tutti ragione!», commenta un ragazzo in ultima fila. Alberto Bonfanti, responsabile di GS, sgombra subito il campo: «Questa sera vogliamo innanzitutto capire cosa c’è in gioco. Capire il valore della nostra Costituzione». Sapere per decidere. Appunto.

domenica 13 novembre 2016

Oltre le contrapposizioni e gli stereotipi, per un dialogo reale che costruisca il bene comune