L’INTERVISTA
Carrón:«A Cl non serve un nemico né vive per le briciole del potere»
Il successore di don Giussani: non c’è una centralità della questione islamica. Abbiamo riportato al primo posto la pertinenza della fede alle esigenze della vita

Sono
passati quattro anni dal primo articolo nel quale don Julián Carrón, il
successore di don Giussani, invitava Comunione e liberazione a liberarsi
del peso della ricerca dell’egemonia e a riscoprire l’autentico valore
della testimonianza. Correva l’anno di grazia 2012 e il movimento viveva
giorni assai difficili. L’impegno (e il successo) politico si stava
rivelando una trappola e i media abbinavano a Cl termini come «lobby» e
«corruzione». A molti osservatori quello scritto apparve persino ingenuo
e pochi avrebbero scommesso sui risultati
A 50 mesi di distanza le posso chiedere un bilancio?
«Non ho condotto una campagna contro l’egemonia, mi sono limitato a riproporre la bellezza dell’esperienza del nostro fondatore, don Giussani, sostenendo che non ci fosse bisogno di validarla con nessun potere aggiuntivo. L’unica modalità di rapporto con la verità è la libertà e per questo la ricerca dell’egemonia è in contraddizione con la verità».
«Non ho condotto una campagna contro l’egemonia, mi sono limitato a riproporre la bellezza dell’esperienza del nostro fondatore, don Giussani, sostenendo che non ci fosse bisogno di validarla con nessun potere aggiuntivo. L’unica modalità di rapporto con la verità è la libertà e per questo la ricerca dell’egemonia è in contraddizione con la verità».