11 SETTEMBRE 2001. «DIO SALVI IL MONDO»
Vent'anni fa l'attacco alle Torri Gemelle. E il mondo non sarebbe più stato uguale. Ma da dove ripartire? Le parole di don Giussani in quei giorni, nel racconto tratto dalla sua biografiaAppena appresa la notizia – a Milano è il primo pomeriggio –, Giussani telefona a Jonathan Fields, responsabile della comunità di CL a New York. La prima cosa che gli chiede è di pregare san Giuseppe per la Chiesa universale e per questi terribili eventi.
Mentre Giussani parla, Fields trascrive come può le sue parole, quindi le trasmette immediatamente a tutti gli amici del movimento sparsi per l’America. Sono frasi spezzate, accenni di pensieri che tuttavia lasciano intendere la preoccupazione che ha mosso Giussani a telefonare subito: «Noi dobbiamo tener saldo il nostro giudizio e paragonare tutto con quello che ci è successo, in questo momento grave e grande… Dobbiamo ripetere questo giudizio prima di tutto a noi stessi. Questo momento è almeno grave quanto la distruzione di Gerusalemme. È totalmente dentro il Mistero di Dio… Tutto è segno… Preghiamo la Madonna… L’ultima definizione della realtà è che essa è positiva e la misericordia di Dio è la più grande parola. Questo è certo, occorre rimanere saldi nella speranza. Grazie a ognuno, uno per uno, per essere là».
Spedendo la trascrizione della telefonata ricevuta dall’Italia, Fields invita gli amici: «Per favore, fate di tutto per trovarvi insieme per la messa o il Rosario».