martedì 6 luglio 2021

FEDE E POLITICA/ Cattolici, attenti al rischio dell’autoliquidazione (D.Zardin, 6-7-2021)

FEDE E POLITICA/ Cattolici, attenti al rischio dell’autoliquidazione

 La storia non è solo archeologia. Presa sul serio, aiuta a rendere più acuto lo sguardo sul nostro presente. Mette in guardia contro il rischio dello schematismo, e soprattutto ci educa a riconoscere le sfumature infinite della diversità, a far emergere le linee di forza dei grandi processi di trasformazione sotto il mantello delle continuità che ci legano al passato da cui deriviamo.

Di queste trasformazioni è poi decisivo cogliere il senso di marcia, insieme agli effetti che producono, sia come perdita e distruzione, sia come guadagno di nuovi orizzonti: una cosa e l’altra insieme, senza scissioni, se non si vuole rinchiudersi in una prospettiva unilaterale.

Partendo da questa premessa, mi sembra utile tornare a riflettere su una questione affrontata sulle pagine del Sussidiario in questi ultimi giorni: l’ipotesi di un’analogia tra la situazione verso cui si trova spinta la coscienza cristiana nella cornice dell’Occidente secolarizzato della più avanzata modernità e le circostanze storiche del suo primo affacciarsi sulla scena del mondo antico, egemonizzato dal pluralismo politeistico dell’imperialismo romano e dalle pretese di totalità del suo ordine politico-legislativo. Mi sembra che si tratti di due condizioni di marginalità radicalmente differenziate, che non è giusto sovrapporre tra loro.

(Continua sul sito de ilsussidiario.net)