giovedì 30 marzo 2023

EDUCARE, una passione per l'uomo: Cronaca di un incontro

Il 20 marzo scorso, nell’Auditorium C. Serricchio di Palazzo dei Celestini a Manfredonia, ha avuto luogo un incontro pubblico per celebrare il centenario di don Luigi Giussani, dal titolo: “Educare: una passione per l’uomo”. L’incontro è stato organizzato dal Centro Culturale Fontana Vivace di Manfredonia, con il contributo della Fraternità di Comunione e Liberazione e della Diocesi di Manfredonia, Vieste, Monte Sant'Angelo e San Giovanni Rotondo

I relatori dell’incontro, S.E. padre Franco Moscone e il Dott. Silvio Cattarina, moderati dalla prof.ssa Gemma Barulli, hanno approfondito il tema dell’educazione, offrendo una testimonianza personale e una riflessione sul contesto attuale. 

Padre Franco ha messo in rilievo la capacità propria di don Giussani di coinvolgere tanti altri, di far entrare in una forma di vita comune, una forma che lui ha conosciuto tramite persone che si sono fatte coinvolgere dal sacerdote brianzolo. Ha poi richiamato la definizione di ‘educazione’ proposta da don Giussani, “introduzione alla realtà totale”, e ha osservato che la realtà totale di Cristo ci permette di diventare, insieme, protagonisti della nostra storia e non semplici fruitori di essa.

Silvio Cattarina (che è fondatore di una comunità di recupero per le devianze e le tossicodipendenze) ha iniziato il suo intervento affermando che ogni persona, se non scopre l’invito e la convocazione che la vita contiene, rimane sospesa e bloccata, e può andare incontro a gravi sofferenze, perché ritiene che non ci sia risposta alle domande che ha nel cuore. Ha poi raccontato il suo percorso insieme ai tanti ragazzi e ragazze accolti nella comunità di recupero da lui fondata, riassumibile con la scoperta, maturata lentamente nel tempo, che di fronte a tanta povertà, “il più povero dovevo essere io”, che occorreva una totale verità sua: piano piano ha trovato il coraggio di dire ai ragazzi che stavano insieme in quel luogo per qualcosa di grande, anche se lo spunto era la droga. Lì ha compreso che la carità più grande è annunciare la verità, dire che esiste la buona novella, che è possibile voler bene a se stessi e agli altri.

Il pubblico presente, numerosissimo ed estremamente attento e partecipe, ha potuto rivolgere ad entrambi i relatori alcune domande, prima di terminare un gesto atteso e che ha toccato le corde più profonde del cuore di ciascuno.

Gemma Barulli