mercoledì 24 giugno 2015

Filonenko a Grosseto: l'inizio di un'avventura

Il cuore oltre l'ostacolo

Resoconto della visita di Filonenko a Grosseto, 7-8 giugno 2015

È iniziato tutto così: buttando il cuore oltre l’ostacolo. Quando AIC ha ha mandato l’avviso che Sasha sarebbe venuto in Italia ho prenotato subito. Non sapevo bene dove avrei trovato i soldi, ma sentivo che andava fatto. Lo volevo invitare per i genitori della scuola, facendo un incontro a fine anno. La Preside era molto contenta. Fisso la data in base al tour ma mi accorgo che l’unica possibile è quella in cui è stata fissata la festa di fine anno del Liceo.


Tutto sembrava cospirare a tacere!! E invece no, bastava cogliere il suggerimento: era qualcun altro che ci stava dicendo: non solo voglio che venga a Grosseto, ma voglio che tutto questo sia unito, il vostro evento, la scuola (per la quale il sottoscritto ha speso tutto l’anno insieme a presidi e docenti , al Vescovo, per disegnarne il rilancio), gli amici della comunità, gli altri incontrati nel corso di questo anno così intenso. E allora sia: Filonenko sarà dentro la festa finale della scuola e sarà il modo attraverso cui potremo rendere pubblica la festa, invitando la cittadinanza e le istituzioni a venirci a conoscere attraverso questa cosa grande. È proprio il vino di Cana, non c’è niente da fare.
Quando Filonenko è arrivato la domenica pomeriggio, mentre eravamo a casa a parlare e a conoscerci un po’, mi racconta tra le altre cose che è entrato in rapporto con Adelfo, lo scultore che farà il Dante per la sua città e che questo Adelfo gli ha tanto parlato di Nomadelfia, perché viene da li. A quel punto gli dico: guarda che Nomadelfia è a dieci minuti da qui. Detto fatto, eravamo già in macchina la mia amica Luisa che vive là come mamma di vocazione ce l’ha fatta visitare. Abbiamo pregato sulla tomba di don Zeno e su quella del padre di Adelfo. Era come vedere un bambino a Disneyworld. Era entusiasta e continuava a ripetere che aveva bisogno di vedere questo per la sua Emmaus. Soprattutto che voleva portare Nembrini e i suoi amici. Perché occorre qualcuno che ridica dell’amicizia che era nata tra don Giussani e don Zeno, per capire cosa loro due vedevano come fattore di unità delle loro esperienze.
La sera cena con amici e tutti in branda.
La mattina a Massa Marittima, visita guidata sulle tracce di san Bernardino da Siena (che poi è nato a Massa Marittima ed è il patrono di quelli che si occupano di pubblicità) e quando ha scoperto che Madre Teresa di Calcutta era andata lì a pregare con l’elicottero da Roma, era veramente emozionato, perché mi ha spiegato, che le è particolarmente devoto.
Tralascio la familiarità con la quale sia lui che Caterina Corbella ci hanno trattato in quei giorni, tralascio il bagno fatto alle Rocchette (una delle più belle spiagge maremmane), o il fatto che, siccome Anna (la mia ultima figlia) il pomeriggio prima dell’incontro aveva la recita e la mamma non poteva andare, sono voluti essere presenti lui e la Caterina, Sasha con maglietta appositamente ispirata al titolo della recita.
Poi l’incontro è stato quello che è stato. Cioè, dalle 20 fine dell’incontro, alle 24 è stato letteralmente assalito, Vescovo in testa, da genitori e ospiti…non finiva più di rispondere alle domande!!! Non l’hanno neanche fatti mangiare per bene.
Il giorno dopo l’ho portato a Genova da quelli del Clu. Mentre andavamo mi ha detto: "Quello che abbiamo vissuto questi giorni è il modello di come deve essere la vita: c’è stato dentro tutto (compresa la mangiata in Enoteca di prodotti tipici maremmani! - ndr). Come possiamo fare a raccontarlo ai nostri amici? – mi ha detto (le parole non bastano - ndr). L’unico modo è che loro possano fare questa esperienza vedendola dentro i nostri occhi e possano così desiderarla per loro".
E più volte mi ha ripetuto: "questi giorni sono solo l’inizio di qualcosa di più grande. Stanne certo!"
Non so se tutto è grazia. Questo, di sicuro, si
(Alessandro Vergni, Grosseto)