La questione
Il capovolgimento culturale dettato dalla potenza dei fatti (Associazione Italiana Centri Culturali)
Sull'Assemblea di AIC con Julián Carrón, 1 Aprile 2017
Un
sabato mattina con Julián Carrón per parlare di cultura. Una cultura
come ricaduta della fede, come effetto collaterale dello sguardo nuovo
ricevuto dalla vita del cristianesimo, da quell’avvenimento che
introduce una drammaticità del vivere che impedisce di stare alla
finestra. La prima domanda centra subito il cuore della chiaccherata: « A
seguito dell’ intervista alla rivista spagnola jotdown.es, ci hai
indicato un modo radicalmente diverso di fare cultura; invece che
proporre qualcosa al mondo, sei sostenuto dalla realtà, da quello che
accade e questo dà una indicazione profonda sul modo di guardare le
nostre città, alle esigenze dell’uomo, e sul modo di fare un centro
culturale oggi». «Ciascuno è chiamato a stare davanti alle sfide, alle questioni che agitano tutti» risponde Carrón.
Così come ha mostrato Papa Francesco a Milano il 25 marzo, nell’espressione culturale i gesti sono uniti alle parole, i fatti diventano forma di una presenza. Guardando Papa Francesco si capisce la portata culturale della fede. In lui parole e fatti sono legati e diventano un tutt’uno nella testimonianza. Il nostro fare cultura deve lasciarsi interpellare da quello che sta capitando con Francesco. Basta con le parole che non succedono, solo i fatti assicurano la potenza culturale.
Il dialogo con Carrón prende spunto da tante domande: cosa impedisce all’impegno del centro culturale di diventare attivismo, che tipo di amicizia è quella fra chi fa il centro culturale? Cosa vuol dire assumersi una responsabilità in ambito culturale? Come gioca la preferenza che Dio introduce nella realtà spostandoci dalla nostra posizione?
Una chiacchierata a 360°, dalla dialettica fra Lessing e Origene sulla modernità alla nostra personalità in ambito culturale …
E Carrón riprende Giussani, certe sue parole dell’82, illuminanti: «Vi chiedo se il problema di una fede che diventi cultura non stia molto di più nella certezza della fede che neanche nella scaltrezza del passaggio alla cultura»
A breve saranno disponibili le note dell'Assemblea.