domenica 20 novembre 2016

Il dott. Catelli a Manfredonia per il referendem del 4 dicembre

Ieri,sabato 19 novembre, abbiamo accolto nel salone della parrocchia della Sacra famiglia il Presidente di sessione della corte di Appello de l'Aquila, il Dott. Luigi Catelli.
Il magistrato è venuto nella nostra città per illustrare i termini concreti del referendum costituzionale sul quale saremo chiamati a pronunciarci il prossimo 4 dicembre, ed ha accettato per un'ora e mezza di rispondere ad una serie di domande che gli sono state rivolte da studenti, insegnanti, cittadini comuni che erano presenti per comprendere maggiormente il quesito referendario e le prospettive che saranno aperte dopo il voto. 
Molte le questioni messe a tema: la delucidazione sui singoli quesiti posti nel referendum; la spiegazione dei motivi per cui si avrà un'unica scheda con quesiti distinti e non diverse schede contenenti ciascuna un quesito (come avviene per i referendum abrogativi); una disanima delle criticità della riforma, in particolare per quel che riguarda il rapporto tra lo Stato e le Regioni e il rapporto tra la Camera e il Senato; una delucidazione circa la differenza tra leggi costituzionali e leggi ordinarie; una sottolineatura dei possibili aspetti positivi che gli estensori della riforma si attendono da essa, qualora entrasse in vigore.
Il dibattito è stato intenso, serrato, e sarebbe durato ancora a lungo se il relatore non avesse dovuto lasciare la sala per impegni successivi: segno della passione civile e politica che l'occasione cui siamo sollecitati sta risvegliando in molte persone.
All'inizio avevamo distribuito il volantino di Comunione e Liberazione, che si intitola significativamente "Per recuperare il senso del vivere insieme" e invita a considerare l'altro che pensa diversamente da sè non come un potenziale o reale nemico, ma come qualcuno con cui entrare in dialogo. Il nostro Paese, come ogni nostra convivenza, ha bisogno di questo metodo per poter camminare e costruire. Il gesto di ieri è stato un piccolo ma reale contributo in tal senso.

Gemma Barulli