Carrón intervistato da Al-Ahram: «La visita del Papa in Egitto ha costruito ponti e abbattuto muri»
La natura del movimento, la nascita del Meeting di Rimini, l'incontro tra cristiani e musulmani. Le domande di Sayed Mahmoud, editorialista del maggiore quotidiano egiziano, e le risposte della guida di CLMi sembra interessante osservare che opera con un gruppo di brillanti pensatori per porre le basi di un nuovo discorso che si contrapponga ai semi di odio diffusi nel mondo, fondandosi sulla condivisione di valori umani comuni e sul sostegno all’esperienza religiosa attraverso movimenti diffusi nel tessuto sociale, che hanno capacità di influire su di esso; tra questi uno dei più importanti è il movimento di CL. Il suo leader spirituale Julián Carrón ne ha assunto la guida nel 2005. Nel suo nuovo libro La bellezza disarmata, che è stato presentato il mese scorso alla sede dell’Onu, Carrón ha proposto un insieme di stimolanti riflessioni sulla realtà dei movimenti religiosi di oggi e sulle modalità per sviluppare occasioni di contatto tra cristianesimo e islam.
Inoltre è interessante il fatto che Carrón prenda atto della responsabilità dell’Europa in diversi atti di terrorismo e veda il terrorismo come una nuova forma del nichilismo europeo. E difenda il diritto all’emigrazione e il diritto di asilo, vedendo la presenza dei migranti come fondamentale per un rinnovamento dello spirito umano nella società occidentale.
È qui riportato il mio dialogo con lui dopo il breve incontro tenutosi a Rimini lo scorso agosto, dove gli ho chiesto di rispondere in forma scritta alle mie domande.





«Si
dice spesso che l’Europa deve tornare alle sue radici cristiane. Io più
che di radici preferisco parlare di sorgenti, perché ciò da cui origina
l’Europa è un principio vivo, che zampilla ancora oggi». Remi Brague,
intervistato da Giulio Meotti de Il Foglio, è molto emozionato. Alle
platee folte come quella che lo sta ascoltando dal Teatro Remondini di
Bassano del Grappa è abituato. Ma ricevere il 35mo Premio internazionale di Cultura cattolica,
assegnato come ogni anno dalla Scuola di Cultura cattolica di Bassano
del Grappa, è qualcosa di speciale. «Se guardo la lista di quelli che
hanno ricevuto questo riconoscimento prima di me, con nomi come Joseph
Ratzinger, rimango impressionato».
Quattro
ore e mezzo di dialogo con il presidente del Meeting Emilia Guarnieri,
il professor Wael Farouq e il vicedirettore del Meeting Marco Aluigi.
L’accoglienza riservata mercoledì 15 novembre a Zagabria dal Gran Muftì di Croazia, il dottor Aziz Hasanović, alla delegazione del Meeting di Rimini è stata decisamente fuori ordinanza.
Prendetevi
del tempo per gustarvi la storia struggente e forte di Takashi Nagai,
padre di famiglia e medico giapponese convertito al cattolicesimo,
sopravvissuto alla bomba atomica di Nagasaki, morto in odore di santità
per le conseguenze delle radiazioni.