sabato 13 ottobre 2007

Testimonianze sull'accoglienza in famiglia

Sono state le signore Antonella Bellatalla e Antonella Locatelli, venute da Crema e da Lodi, nell'ultimo della serie di incontri su "Famiglie in rete" che si sono svolti nel Palazzo dei Celestini in Manfredonia, a raccontare la loro esperienza di accoglienza di minori in affido nelle loro famiglie, esperienza che ormai dura da vent’anni e che ha coinvolto altre famiglie in un’unica Fraternità guidata da un sacerdote, Mons. Mauro Inzoli.
Entrambe con semplicità hanno posto come inizio il desiderio di qualcosa di più, e hanno documentato come nella Fraternità, in un cammino personale spesso pieno di contraddizioni, abbiano fatto esperienza di essere amate, così come l’hanno fatta i loro mariti. Così è diventato possibile accogliere bambini fino ad aderire, ciascuna nella sua città, a un progetto di casa–famiglia.
Noi perché accogliamo? Per un centuplo: Cento volte di più nel rapporto con i figli, con il marito, con gli amici, con il reale. Quando si fa qualcosa si compiono tanti errori, ma proprio quando uno si sente mancante comincia realmente a chiedere. Parlare dell’accoglienza non è un discorso quando arriva fino al fondo, al perché, a come stiamo davanti a quello che Dio ci mette davanti. Non si tratta di fare chissà che cosa. Tutto può diventare eroico”.
Il convegno si è concluso con l’invito, da parte della presidente del Centro Culturale Sipontino "Fontana Vivace" prof.ssa Gemma Barulli, ai presenti a rimanere in contatto creando una “rete” di rapporti, nel solco indicato dalle ultime relatrici, il cui elemento materiale iniziale sia lo scambio di notizie per via informatica, primo passo di un “forum” tra le famiglie che hanno partecipato agli incontri e alle altre che si incontreranno.