lunedì 2 giugno 2014

testimonianza di Aleksander Filonenko


Testimonianza di Aleksander Filonenko

Venerdì 30 maggio, nell’auditorium della sala V.Vailati, si è svolto l’incontro ‘L’ucraina e noi’ con la testimonianza del prof. Aleksander Filonenko, tradotto dalla pro.ssa Elena Mazzola. Numerosa, attenta e vivace la partecipazione del pubblico, che era composto di persone adulte, giovani e giovanissime, segno dell’attenzione con cui la gente comune e la classe intellettuale seguono gli avvenimenti che hanno scosso il popolo ucraino, dalla rivoluzione del Majdan ad oggi, in particolare dopo l’uccisione del reporter italiano Andrea Rocchelli e del suo interprete russo. Il prof. Filonenko , subito dopo la proiezione di alcuni video, ha documentato perché il popolo ucraino si è ribellato alle violenze sui giovani, come mai le prime manifestazioni siano state a favore della dignità più che manifestazioni politiche in senso stretto; ha spiegato che cos’è stato per tre mesi il fenomeno del Majdan e che tipo di presenza abbiano avuto le Chiese di ogni confessione (in Ucraina le confessioni cattoliche sono cinque, quelle protestanti un centinaio, poi esistono anche gli ebrei e i musulmani oltre alla chiesa ortodossa), infine ha documentato la violenza della polizia nel porre fine al Majdan. Nel corso del dibattito, che si è dovuto limitare per motivi di tempo, si è spaziato dai temi della politica internazionale alla questione del gas e del suo prezzo (con i problemi di ricaduta sull’Europa e sull’Italia) alla credibilità dei politici ucraini. A tutti è parso chiaro che gli uomini non si rassegnano a vivere come marionette, tant’è vero che questo genera ribellione.  
Noi abbiamo avuto davanti un testimone eccezionale dei fatti accaduti, che ci ha lasciato una domanda che  non gli abbiamo formulata: in fondo, egli ha puntato su una ‘parte’ sconfitta dagli avvenimenti; perché, allora, tanta pacatezza nel racconto, nessuna animosità e, soprattutto, una letizia invidiabile da chiunque?

Gemma Barulli