DOPO PARIGI
«Togliete le sbarre dalla porta»
di Alessandro Banfi19/11/2015 - Le parole di papa Francesco all'Udienza generale del 18 novembre, a cinque giorni dalle stragi francesi, ricordano quelle che pronuncia Tommaso Becket nel dramma teatrale di T.S. Eliot, "Assassinio nella cattedrale". Vale la pena rileggerle
- Papa Francesco all'Udienza di mercoledì 18 novembre.
Una straordinaria meditazione offerta ieri nell’Udienza del mercoledì («Una Chiesa inospitale mortifica il Vangelo e inaridisce il mondo») che gli ha dato la possibilità di ribadire: «Le porte delle nostre chiese devono essere aperte». E partendo dall’immagine delle porte sante del Giubileo, ricordare che «la casa di Dio è un riparo, non è una prigione e la porta si chiama Gesù». Parole vere sempre che però cadono in un momento storico particolare, dove sembra che i rischi, i pericoli che incombano debbano far cambiare natura alla Chiesa stessa. Allora, le parole di papa Francesco mi hanno fatto riaffiorare alla mente un momento dello straordinario dramma teatrale di Thomas Stearn Eliot, Assassinio nella cattedrale. Parole identiche quasi alla lettera, sebbene Eliot le abbia scritte negli anni trenta del Novecento e Francesco le abbia pronunciate ieri.
Nel dramma poetico scritto da Eliot a proposito del martirio di Tommaso Becket, arcivescovo di Canterbury, ad un certo punto del racconto teatrale i sacerdoti, sapendo dei pericoli che sta correndo Becket, gli propongono di sbarrare le porte della cattedrale e anzi le chiudono, già inneggiando alla salvezza. L’Arcivescovo risponde con un discorso memorabile sulle porte che devono restare spalancate. Forse vale la pena rileggerlo.
Ecco il passaggio
Preti
Sbarrate la porta. Sbarrate la porta.
La porta è sbarrata. Siamo salvi, siamo salvi.
Non oseranno entrare. Non possono entrare.
Non ne hanno la forza. Siamo salvi. Siamo salvi.
Tommaso
Togliete le sbarre dalla porta!
Spalancate la porta! Non voglio
che la casa della preghiera, la Chiesa di Cristo,
il santuario diventi una fortezza.
La Chiesa proteggerà i suoi fedeli
con i mezzi che le appartengono, non come
quercia o pietra. La quercia e la pietra
periscono, non restano salde.
La Chiesa invece è fatta per durare.
La Chiesa deve essere aperta, anche ai nostri nemici.
Aprite la porta!
Primo prete
Mio Signore! Questi non sono uomini,
non vengono verso di noi come uomini, vengono
come bestie impazzite. Non vengono come uomini
che rispettano il santuario, che s’inginocchiano
davanti al Corpo di Cristo, ma come bestie.
Tu faresti sbarrare la porta
contro il leone, il leopardo, il lupo, il cinghiale,
e allora perché non sbarrarla
contro bestie con l’animo di uomini dannati,
contro uomini che si sono condannati
a essere bestie? Mio Signore, Mio Signore!
Tommaso
Togliete le sbarre dalla porta!