sabato 28 febbraio 2015

Lucia Polito: l'istante è qui



CENTRO  CULTURALE  SIPONTINO  " FONTANA  VIVACE "


COMUNICATO STAMPA A SEGUITO DELLA PRESENTAZIONE DEL LIBRO
" VITA  DI  DON  GIUSSANI "    in data   31 gennaio 2015
 PALAZZO DEI CELESTINI A MANFREDONIA (FG)
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I  SUOI  OCCHI  INCONTRANO I MIEI:  L’ ISTANTE  E’  QUI

     Guardando con lo sguardo della mente, si può solo dire che è stata una serata ENTUSIASMANTE, STORICA, RIVELATRICE, per la presentazione del libro di Alberto Savorana “VITA DI DON GIUSSANI”, incontro proposto dal Centro Culturale Sipontino “FONTANA VIVACE” e dal Movimento Comunione e Liberazione di Manfredonia. Relatori dell’incontro l’eminente Don Michael Konrad ed il Prof. Antonio Nasuto, mentre moderatrice della serata la Prof.ssa Gemma Barulli.
     Si è potuto vivere un attimo di eternità, non come estensione di tempo, ma come profondità dell’ISTANTE. Un umile servo di Cristo, Don Giussani, ” era lì con noi”,  per farci comprendere che l’uomo è niente e che,  tutta la sua grandezza consiste nel rapporto con l’Infinito. Il Cristianesimo è nato precisamente come passione per l’uomo: Dio si è fatto “CARNE” per rispondere all’esigenza drammatica – che ognuno avverte, credente o no – di un significato per vivere o morire.
     Don Giussani scopre la sua missione a seguito di una esperienza concreta, quando in treno, viaggiando verso Rimini, incontra un gruppo di studenti liceali e, parlando di Cristianesimo si rende conto che hanno  una spaventosa ignoranza in fatto di religione. L’ESPERIENZA umana diviene così il punto di partenza di un METODO d’azione e, insegna loro la GRATUITA’ del gesto, la CARITATIVA a imitazione di Cristo. L’uomo deve vivere intensamente il REALE e, intendere il Cristianesimo non come progetto, ma come ESPERIENZA tale, da arricchire il proprio percorso di vita. La fede infatti, è proposta come suprema razionalità di un incontro e i giovani crescono cervellotici se non viene loro proposto, adeguatamente, il passato, educandoli alla critica e alla verifica personale, perché così facendo, la propria personalità maturi realmente e, la libertà si giochi in tutta la sua potenza.  Il suo entusiasmo è così forte che fa desiderare di vivere la vita come la vive Lui, e ci insegna ad accettare e a vivere, anche la malattia, come un dono di Dio. 

     Alla domanda “Il metodo di don Giussani è ancora adeguato oggi per vivere in un ambiente di secolarizzazione spinta?”, la moderatrice Prof.ssa Gemma Barulli passa la parola al  Prof. Antonio Nasuto, il quale, brevemente, spiega che il fenomeno della secolarizzazione si manifesta soprattutto nei paesi occidentali, in età contemporanea, portando al progressivo abbandono degli schemi religiosi e di un comportamento di tipo sacrale: la modernità si accompagnerebbe inesorabilmente al declino del sacro, il quale sarebbe inversamente proporzionale all’aumento del progresso, alla diffusione dell’istruzione, ai processi di industrializzazione e all’urbanizzazione. Il metodo quindi, rappresenta la strada della persona dell’IO, dell’uomo.                        ./.
     Per molti, il Gius. è stata una RIVELAZIONE STORICA, per altri una CONFERMA e, grazie alle parole a Lui care, Don Michael Konrad,  ha potuto descrivere la vita straordinaria di questo PRETE, che ha saputo ridare alla fede la capacità di parlare all’uomo, facendo avvertire e sentire la presenza di Cristo. L’ opera dell’ uomo non ha come misura il successo, il profitto, la carriera, il potere, ma il proprio cuore,  che si esprime, che rischia, per trasformare la realtà in una dimora più corrispondente alle proprie esigenze, una dimora dove la carità e la  bellezza siano di casa, sottolineando inoltre, che non è importante ciò che si riesce a fare di se stessi, ma a convertire se stessi, a ricominciare sempre a riscoprire la verità di Cristo e ad operare con gioia nel Suo nome.
     A dieci anni dalla Sua morte, l’insegnamento più grande che ci lascia questa grande personalità della Chiesa, è quello di guardare sempre più in là, ad allungare lo sguardo oltre i nostri limiti, a non fermarci alle apparenze, proprio come relaziona il Prof. Nasuto su Pasolini, la cui vita è vissuta in maniera discutibile, ma Don Giussani si accorge di chi è obiettivamente vicino perché, parla al cuore della gente, parla a tutti,  giovani e chi più giovane non è, affermando che, ogni “COSA” sulla Terra ha la sua importanza: Etiam capillus unus habet umbram suam.
     Ora, come fa notare la Barulli, dobbiamo chiederci: “Che cosa abbiamo guadagnato personalmente in questo gesto di presentazione del libro? Ovviamente la domanda è importantissima, perché si accresca la coscienza e, non resti un attivismo puro senza nessun germoglio.
     La Chiesa, diviene dunque , il focolare di tutti quei sentimenti che animano la vita di ognuno di noi: l’amore, l’amicizia, il perdono, la famiglia, la formazione culturale, la giustizia, la bellezza, la verità, il tutto avvolto da un alito di SPERANZA che è la LINFA VITALE DELL’ENTUSIASMO DEL CUORE di ognuno di noi e, Don Giussani è stato ed è un esempio di vita per tutti
     Leggere questo libro ha dato la possibilità, a molti, di conoscere la vita di un UOMO straordinario, ma ci permette anche, di percorrere la storia del nostro Paese che, magistralmente, Savorana ha saputo incasellare.
     Un grazie sentito va a tutti coloro che hanno raccolto il nostro invito  e condiviso con noi questa bellissima esperienza. Un grazie personale ai miei compagni del Centro Culturale Sipontino “Fontana Vivace”, che si sono spesi lietamente in questo progetto.
( A cura della Prof.ssa Lucia Polito )