LETTURE/ “Fidei Communio”, così la teologia rinasce
dall’esperienza
Elia Carrai Pubblicato 11 Settembre 2025
Una nuova rivista di teologia, in continuità con la
"Communio" fondata da von Balthasar, de Lubac e Ratzinger, ma
consapevole dei tempi nuovi
‘Fidei Communio’ nasce come ponte fra la grande stagione
conciliare e le sfide del presente. A cinquant’anni dall’avventura di Communio
– la rivista fondata da von Balthasar, de Lubac e Ratzinger per custodire
l’insegnamento del Concilio – un gruppo di studiosi italiani e spagnoli
rilancia oggi quell’intuizione dal di dentro di un mutato contesto storico.
Alla parola communio troviamo così affiancata la parola
fides. Da un lato il termine communio lega idealmente il tentativo editoriale
presente al progetto originario, dall’altro manifesta la rinnovata necessità di
cogliere adeguatamente la portata di una parola la cui pregnanza teologica e
ontologica chiede di essere ricompresa alla luce dei nuovi paradigmi
relazionali sviluppatesi nello scenario socio-culturale.
L’aggiunta della parola fides sottolinea, come ulteriore
necessaria specificazione per questo tempo presente, quella fondamentale
“personale esperienza all’interno della quale si gioca la dinamica comunionale,
offrendo in tal modo una particolare capacità di sguardo sulla realtà alla luce
del vangelo […] Da una vera experientia fidei scaturisce, infatti, una
rinnovata intelligentia fidei, che va nuovamente a illuminare e risemantizzare
l’esperienza di fede del singolo. In questa dinamica personale, ogni io scopre
la propria identità più profonda sempre e comunque in relazione al noi della
Chiesa a cui appartiene” (Editoriale del primo numero).
Solo in un simile orizzonte – in cui la comunione sorge
realmente dall’esperienza della fede – allora diviene possibile dare voce a un
pensiero che non sorge come “interpretazione di maggioranza” della Chiesa e del
mondo, in una disponibilità piuttosto a “cogliere la realtà – come leggiamo
nell’editoriale – per come essa realmente è, e così andare incontro alle
domande che albergano nel cuore di ogni uomo e donna; in secondo luogo, per
generare un nuovo spazio libero, dove le diverse visioni della realtà, molto
spesso anche contrapposte, possano entrare in dialogo tra loro”.
In un tempo in cui spesso “l’interessante diventa più
importante del vero”, la rivista Fidei Communio invita così i lettori a
riscoprire, con “la gioia del rischio e il coraggio della fede”, la serietà
intellettuale di una ricerca che non teme di confrontarsi con le istanze
culturali del nostro tempo.
Fidei Communio è interamente leggibile online e scaricabile
in formato pdf open access, volendo essere uno strumento accessibile e
condivisibile tanto nell’ambito della comunità accademica quanto per un più
vasto pubblico: “la rivista non è legata ad alcuna particolare istituzione
accademica, ma è il frutto di un lavoro sinergico diretto da diversi docenti,
che vede il coinvolgimento di pensatori provenienti da ogni parte del mondo.
In secondo luogo, l’‘interdisciplinarità’: la rivista
intende infatti farsi spazio all’interno del quale far entrare in dialogo tra
loro diversi ambiti del sapere: dalla teologia alla filosofia, dalla storia
alla sociologia, dalla politologia alla letteratura, ecc.
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https://www.ilsussidiario.net/news/letture-fidei-communio-cosi-la-teologia-rinasce-dallesperienza/2879841/#:~:text=CHIESA-,LETTURE/%20%E2%80%9CFidei%20Communio%E2%80%9D%2C%20cos%C3%AC%20la%20teologia%20rinasce%20dall%E2%80%99esperienza,%E2%80%94%20%E2%80%94%20%E2%80%94%20%E2%80%94,-Abbiamo%20bisogno%20del
Elia Carrai (segreteria@fideicommunio.org)