Pizzaballa. «Rimanere nell’amore»
La lettera del cardinale a tutta la diocesi del Patriarcato
Latino di Gerusalemme: «La fine delle ostilità a Gaza è solo il primo passo. La
resa dei conti non ci appartiene, né come logica né come linguaggio. Come
Chiesa siamo chiamati a testimoniare la fede nella passione e risurrezione di
Gesù. Ci uniamo all’invito del Papa per una giornata di digiuno e preghiera»
A tutta la diocesi del Patriarcato Latino di Gerusalemme
Carissimi fratelli e sorelle,
il Signore vi dia pace!
Sono due anni che la guerra ha assorbito gran parte delle
nostre attenzioni ed energie. È ormai a tutti tristemente noto quanto è
accaduto a Gaza. Continui massacri di civili, fame, sfollamenti ripetuti,
difficoltà di accesso agli ospedali e alle cure mediche, mancanza di igiene,
senza dimenticare coloro che sono detenuti contro la loro volontà.
Per la prima volta, comunque, le notizie parlano finalmente
di una possibile nuova pagina positiva, della liberazione degli ostaggi
israeliani, di alcuni prigionieri palestinesi e della cessazione dei
bombardamenti e dell’offensiva militare. È un primo passo importante e
lungamente atteso. Nulla è ancora del tutto chiaro e definito, ci sono ancora
molte domande che attendono risposta, molto resta da definire, e non dobbiamo
farci illusioni. Ma siamo lieti che vi sia comunque qualcosa di nuovo e
positivo all’orizzonte.
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Latino di Gerusalemme