Matrimonio,
promessa di infinito
La Nota del Dicastero per la Dottrina della Fede “Una caro.
Elogio della monogamia” approfondisce il valore dell’«unione esclusiva» tra i
coniugi e l’«appartenenza reciproca», che nel completo dono di sé all’altro ne
rispetta la dignità. E propone ai giovani: l’amore vero è ancora possibile (da
Vatican News)
26.11.2025
Isabella Piro
“Indissolubile unità”: così la Nota dottrinale del Dicastero
per la Dottrina della fede (Ddf) definisce il matrimonio, ovvero come una
“unione esclusiva e appartenenza reciproca”. Non a caso, il documento -
approvato da Leone XIV lo scorso 21 novembre, memoria liturgica della
Presentazione della Beata Vergine Maria, e illustrato alla stampa oggi, 25
novembre - ha per titolo “Una caro (una sola carne). Elogio della monogamia”.
Nel documento si spiega che coloro che donano sé stessi pienamente e completamente
all’altro possono essere soltanto due, altrimenti sarebbe un dono parziale di
sé che non rispetta la dignità del partner.
Tre le motivazioni all’origine del testo: in primo luogo -
scrive nell’introduzione il cardinale prefetto, Víctor Manuel Fernández - c’è
l’attenzione all’attuale “contesto globale di sviluppo del potere tecnologico”
che porta l’uomo a pensarsi come “una creatura senza limiti” e quindi lontano
dal valore di un amore esclusivo e riservato a una sola persona. Si accenna
anche alle discussioni con i vescovi africani sul tema della poligamia,
ricordando che “studi approfonditi sulle culture africane” smentiscono
“l’opinione comune” sulla eccezionalità del matrimonio monogamo. Infine, il
documento constata, in Occidente, la crescita del “poliamore”, ovvero di forme
pubbliche di unione non monogama...
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Dottrina della Fede: la monogamia non è un limite, sposarsi
è promessa di infinito
