“Mi ami più di costoro?”
I media alimentano retroscena e tatticismi e non aiutano a
capire. Il cuore del conclave è in una domanda, che non lascia scampo, di Gesù
a Pietro
Simone Riva Pubblicato 4 Maggio 2025
E se fosse azzardato partire dalle analisi? Se fosse
fuorviante affidarsi ai pronostici? Se distraesse immaginare doppioni o
strappi? Il Vangelo di questa domenica ci aiuta a tagliare corto con le
innumerevoli parole inutili di questi giorni. I cardinali, da mercoledì, si
chiuderanno nella Sistina per eleggere il successore di Pietro, prima ancora
che di uno dei papi della storia. E l’unica caratteristica che Gesù verifica in
Pietro, prima di affidargli la cura del suo gregge, riguarda l’amore.
Converrà riascoltare quelle parole drammatiche:
“Quand’ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: ‘Simone, figlio di Giovanni,
mi ami più di costoro?’.
Gli rispose: ‘Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene’.
Gli disse: ‘Pasci i miei agnelli’. Gli disse di nuovo, per la seconda volta:
‘Simone, figlio di Giovanni, mi ami?’. Gli rispose: ‘Certo, Signore, tu lo sai
che ti voglio bene’. Gli disse: ‘Pascola le mie pecore’. Gli disse per la terza
volta: ‘Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?’.
Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli
domandasse: ‘Mi vuoi bene?’, e gli disse: ‘Signore, tu conosci tutto; tu sai
che ti voglio bene’. Gli rispose Gesù: ‘Pasci le mie pecore. In verità, in
verità io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove
volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e
ti porterà dove tu non vuoi’. Questo disse per indicare con quale morte egli
avrebbe glorificato Dio. E, detto questo, aggiunse: ‘Seguimi’” (Gv 21, 15-19).
Non stupisce che il mondo non capisca, che i mass media si
accaniscano rubando appena possibile qualsiasi dichiarazione dei cardinali
all’ingresso o all’uscita delle congregazioni, che la mentalità di tanti si
accontenti della reazione e dell’emotività e che si tenti di appiccicare alla
Chiesa le categorie della politica.
Apre qualche domanda, invece, il fatto che questo modo di
pensare, e di vivere l’attesa del nuovo Papa, sia di fatto anche quello di
molti cristiani, tra i quali si distinguono illustri e televisivamente ben
piazzati sacerdoti. Quando la sfida non è più alla persona, quando la risposta
non è più la nostra, allora inizia il tempo delle analisi e delle opinioni che,
come sempre, lasciano ciascuno esattamente nella posizione in cui si trova.
Papa Francesco l’aveva ricordato proprio ai cardinali il 22
febbraio 2014: “Quando si pensa in modo mondano, qual è la conseguenza? Dice il
Vangelo: ‘Gli altri dieci si sdegnarono con Giacomo e Giovanni’ (Mc 10, 41). Si
sdegnarono. Se prevale la mentalità del mondo, subentrano le rivalità, le
invidie, le fazioni…”. È inevitabile che inizi il tifo da stadio, che ci si
fermi ai dettagli dell’apparenza, che si tratti il Conclave – esperienza
realmente unica al mondo – come se fosse una corrida. E noi? Fermi al nostro
posto, immersi nei nostri commenti, trincerati dietro ai nostri post sui social
o agli slogan da bar.
Per questo Gesù chiama in disparte Pietro e gli rivolge la
domanda più terribile della storia: “Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di
costoro?”. Il Signore non indaga le opinioni dell’apostolo per verificare che
siano adeguate all’epoca che stavano vivendo. Non lo sottopone a una prova di
fedeltà per accertarsi che non avrebbe più ceduto. Nemmeno si preoccupa di
quello che gli altri pensavano di Pietro, della sua età, del suo carattere, del
suo passato. Quello di Cristo è un radicale atto di preferenza mosso solo
dall’amore per quell’uomo che arrivava sempre per ultimo e che, perciò, ha
ritenuto adatto a essere il primo.
Chissà che non si tratti anche adesso della stessa mossa del
Mistero. Prima ancora di elencare tutte le sfide della Chiesa soffermandosi su
ciò che manca, prima ancora di capire cosa è bene che continui e cosa è
opportuno che sia corretto, prima di chiedere alla gente che Papa vorrebbe,
occorre lasciare il protagonismo a quella identica e drammatica domanda di
Cristo, che non lascia scampo a nessuno: “Mi ami più di costoro?”.
(….) https://www.ilsussidiario.net/editoriale/2025/5/4/mi-ami-piu-di-costoro/2830071/#:~:text=CHIESA-,%E2%80%9CMi%20ami%20pi%C3%B9%20di%20costoro%3F%E2%80%9D,ilsussidiario.net,-Checco%20Zalone%20dopo