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È morto Castoro, pastore della gioia pure nella malattia
Guidava l’arcidiocesi di Manfredonia Vieste-San Giovanni Rotondo dal 2009
ANDREA GALLI
«Grazie per la premura e l’affetto che ha voluto manifestare verso la mia persona, in special modo in questo periodo segnato dalla fragilità della malattia. La comunione con la sua persona, Santo Padre, mi fa avvertire ancora di più la Chiesa come una famiglia, come una casa per il sollievo della sofferenza». Con queste parole l’arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, Michele Castoro, terminava il suo saluto al Papa lo scorso 17 marzo. Parole che Castoro aveva rivolto con commozione a Francesco al termine della Messa sulla spianata del Santuario dedicato a san Pio da Pietrelcina. Sorella morte è arrivata a fargli visita in meno di due mesi. Castoro è infatti morto all’età di 66 anni nella notte tra venerdì e sabato, alle 01.50, dopo un tumore con cui aveva lottato per diverso tempo. Si è spento in quella Casa Sollievo della Sofferenza a cui era legato anche per via del suo ministero, essendo presidente della Fondazione a cui fa capo l’ospedale voluto da Padre Pio.
Castoro era nato ad Altamura (Bari) il 14 gennaio 1952. Dopo le scuole medie e il ginnasio frequentati nel Seminario arcivescovile di Bari, era stato inviato a Roma a compiere gli studi liceali nel Seminario Romano minore. Passato al Seminario Romano maggiore aveva poi seguito i corsi filosofici e teologici alla Pontificia Università Lateranense e alla Pontificia Università Gregoriana, dove aveva conseguito la licenza in Teologia fondamentale. Nel 1986 aveva ottenuto anche la laurea in Storia e Filosofia presso l’Università di Bari. Ordinato sacerdote nella Cattedrale di Altamura nel 1977 dal vescovo Salvatore Isgrò, per la diocesi di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti, negli anni vissuti in diocesi aveva svolto numerosi incarichi: segretario del vescovo, direttore spirituale del Seminario minore, collaboratore nella parrocchia della Cattedrale di Altamura, insegnante di Religione nel liceo classico statale e assistente della Fuci. Nel 1985 era stato chiamato a prestare servizio presso la Congregazione per i vescovi – che ieri lo ha omaggiato con un necrologio sull’Osservatore Romano – divenendone capo ufficio nel 1996. Nel 2005 papa Benedetto XVI l’aveva nominato vescovo di Oria, con ordinazione conferitagli dal cardinale Giovanni Battista Re e coconsacranti i vescovi Marcello Semeraro e Mario Paciello. Nel 2009 era stato stato quindi nominato arcivescovo di Manfredonia- Vieste-San Giovanni Rotondo e direttore generale dell’Associazione internazionale dei gruppi di preghiera di Padre Pio. Castoro è stato anche segretario della Conferenza episcopale pugliese e membro della Commissione della Cei per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso.
Tanti i messaggi di cordoglio arrivati ieri da parte di amici, fedeli e rappresentanti delle istituzioni pugliesi. Castoro aveva iniziato così la sua ultima lettera pastorale, firmata nel settembre dello scorso anno, dal titolo Il Vangelo a tutti: «Carissimi, queste pagine vi giungono in un momento molto particolare della mia vita. A causa della malattia ero quasi sul punto di rinunciare a scriverle, ma con trepidazione e per tenere fede al mio ministero ho maturato l’idea che proprio questo momento di prova potesse diventare per me un’occasione ancora più opportuna per poter testimoniare la bellezza del Vangelo e la potenza del Mistero pasquale. È inutile dirvi che questi mesi di sofferenza mi hanno insegnato molte cose. Ho imparato a fare i conti con la mia debolezza e la mia fragilità, la quale – se nella logica umana rappresenta un ostacolo – nel cammino di fede costituisce invece un canale privilegiato per vivere in modo più aderente alla croce di Cristo. Grazie alla Parola di Dio, che in questi mesi mi sta accompagnando più che mai, e alla preghiera ho capito che tutto è grazia ».
La salma dell’arcivescovo è stata esposta ieri presso la Cappella di Casa Sollievo della Sofferenza fino alle 12, mentre i cappellani e le suore dell’ospedale guidavano la preghiera. Nel pomeriggio è stata portata a Manfredonia, in Cattedrale, dove rimarrà esposta fino a domani alle 13. Successivamente il feretro verrà portato a San Giovanni Rotondo, presso la Chiesa nuova di San Pio da Pietrelcina, dove alle 16 saranno celebrate le esequie.
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Il 17 marzo aveva accolto il Papa pellegrino da Padre Pio.
Aveva 66 anni. Le esequie domani alle 16 a San Giovanni Rotondo «Tutto è grazia» aveva scritto nell’ultima lettera pastorale
Castoro con il Papa lo scorso 17 marzo a San Giovanni Rotondo
L’arcivescovo Michele Castoro
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