Sammy Basso. «Che dono la vita»
Su "Avvenire" la lettera-testamento del giovane
ricercatore veneto, affetto da progeria e morto domenica scorsa, letta durante
il suo funerale
11.10.2024
S'era preparato, Sammy Basso, al giorno della sua morte, che
è arrivato inaspettatamente domenica scorsa in un ristorante di Asolo, durante
i festeggiamenti per il matrimonio di una coppia di suoi amici. Il giovane
ricercatore, affetto dalla nascita da una malattia rara chiamata progeria (che
causa un invecchiamento precoce e consuma il corpo di chi ne soffre), era
diventato famoso oltre che per il suo impegno internazionale in campo
scientifico nello studio della sua patologia, per averne parlato pubblicamente
sempre col sorriso e con ironia. In occasione dei suoi funerali, celebrati oggi
nella Tezze sul Brenta dov'è cresciuto, pubblichiamo integralmente la
lettera-testamento che Sammy ha scritto appositamente per il giorno del suo
funerale e ha fatto avere ai suoi genitori dopo la sua morte. Il testo, che è
un inno alla vita e una straordinaria testimonianza di fede, è stato letto
durante l'omelia dal vescovo di Vicenza Giuliano Brugnotto.
Se state leggendo questo scritto allora non sono più tra il
mondo dei vivi. Per lo meno non nel mondo dei vivi per come lo conosciamo.
Scrivo questa Iettera perché se c'è una cosa che mi ha sempre angosciato sono i
funerali. Non che ci fosse qualcosa di male, nei funerali, dare l'ultimo saluto
ai propri cari è una tra le cose più umane e più poetiche in assoluto.
Tuttavia, ogni volta che pensavo a come sarebbe stato il mio funerale, ci sono
sempre state due cose che non sopportavo: il non poter esserci e dire le ultime
cose, e il fatto di non potere consolare chi mi è caro. Oltre al fatto di non
poter parteciparvi, ma questo è un altro discorso... E perciò, ecco che ho
deciso di scrivere le mie ultime parole, e ringrazio chiunque le stia leggendo.
Non voglio lasciarvi altro che quello che ho vissuto, e visto che si tratta
dell'ultima volta che ho la possibilità di dire la mia, dirò solo l'essenziale
senza cose superflue o altro...
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