Giubileo dei Movimenti. Il messaggio di Prosperi
Le parole del Presidente della Fraternità di CL alla vigilia
del pellegrinaggio a Roma per il Giubileo dei Movimenti, delle Associazioni e
delle nuove Comunità (7-8 giugno 2025)
28.05.2025
Cari amici,
il giorno della sua elezione, papa Leone XIV ci ha invitato
a riconoscerci «uniti con Dio e tra di noi» (8 maggio 2025). Ciò che è
impossibile al mondo, segnato da divisioni sempre più profonde tra culture,
popoli e persone, Cristo lo dona a noi con il Suo amore incondizionato, che
sempre «ci precede» e ci unisce nel Suo corpo che è la Chiesa.
Le parole del Papa ci sollecitano a una «conversione»
radicale di noi stessi e di tutto il movimento, che è la stessa cui Giussani
invitava i giovani amici del Péguy negli anni in cui la tempesta del
Sessantotto stava introducendo una spaccatura profonda nella Chiesa e nella
società: «È attraverso me, te, ma attraverso me in quanto unito a te in nome
Suo, cioè in quanto uniti a Lui, è attraverso noi, è attraverso la nostra
unità, che la morte e la risurrezione di Cristo investono il mondo» (Una
rivoluzione di sé, p. 252).
Per questa ragione rinnovo a tutti voi l’invito a
partecipare al Giubileo dei Movimenti, delle Associazioni e delle nuove
Comunità il 7 e l’8 giugno a Roma, in coincidenza con la solennità della
Pentecoste, come già era accaduto nel 1998, quando don Giussani era intervenuto
alla presenza di san Giovanni Paolo II. I suoi successori sul soglio di Pietro
hanno sempre confermato la fiducia nel dono che lo Spirito Santo ha fatto a
tutta la Chiesa attraverso carismi particolari come quello elargito a don Giussani,
riconoscendo in essi una «risposta provvidenziale» alle sfide del nuovo
millennio.
Per ciascuno di noi questa circostanza è l’occasione per
riaffermare personalmente il nostro «sì» al compito che la Chiesa ci sta
indicando. «Nell’unico Cristo noi siamo uno. E questa è la strada da fare
insieme», ha detto papa Leone durante l’omelia per l’inizio del ministero
petrino (18 maggio 2025): chiedo a ognuno di considerare come rivolto a sé
l’invito del Santo Padre. A tutti coloro che saranno impediti a partecipare,
chiedo di accompagnare il gesto con la preghiera a Maria, Madre della Chiesa.
Ci vediamo a Roma!
In amicizia,
Davide Prosperi