Un'occhiata positiva all'Europa
di Stefano Filippi09/10/2014 - Come si esce dalla crisi? Un gruppo di accademici, imprenditori, operatori sociali, dirigenti e politici provano a spiegarlo in questo "libro-bussola". Descrivendo le basi per la rinascita economica, sociale e ideale del Vecchio Continente
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Quale futuro per l'Europa?, a cura di
Giulio Sapelli e Giorgio Vittadini
Il valore di quest’opera, come scrive Maurizio Carvelli, è nell’«esperienza di un positivo cercato, sperimentato, analizzato, giudicato, categorizzato»: uno sguardo positivo che cerca, come dice il sottotitolo, «percorsi per una rinascita», l’inizio di una rinascita economica, ma anche sociale e ideale.
Il volume mantiene l’impianto delle conversazioni fatto di dialoghi e approfondimenti che s’intersecano entrando nei temi proposti: il fisco, la finanza, le banche, le disuguaglianze economiche che percorrono il nostro continente.
Perché i prodotti tedeschi sono insostituibili? Quale architettura istituzionale sta preparando l’Europa? Che senso ha l’austerity imposta da Bruxelles (e Berlino)? Che cosa significa investire nell’istruzione e nella ricerca?
Capire la crisi significa individuare un percorso sul quale incamminarsi. Così sintetizza Giulio Sapelli: «Per uscire dalla crisi bisogna fare tre cose. Ridare dignità politica all’Europa, eliminando la Commissione e valorizzando il Parlamento. Porre fine all’indipendenza della Banca centrale e riformarla sul modello Fed».
E capire che «ciò che crea occupazione non è la liberalizzazione del mercato del lavoro, ma la propensione all’investimento. Quindi abbassare le tasse e annientare la burocrazia».
Questo libro-bussola per l’Europa, insomma, è uno strumento utilissimo anche per capire che cosa fare in Italia.