venerdì 10 ottobre 2014

"Sperando contro ogni speranza": la testimonianza del Patriarca dei Caldei


Testimonianza dal martirio dei cristiani iracheni
Incontro con Sua Beatitudine il Patriarca dei Caldei Louis Sako
sako

Come non sentire tutto lo straziante dolore dei nostri fratelli cristiani perseguitati? Milano e tutti gli abitanti delle terre ambrosiane sono invitati ad unirsi all’incontro promosso dalla Fondazione Tempi, Centro Culturale di Milano, Diocesi di Milano con il Patriarca di Babilonia dei Caldei Louis Sako.
Da Bagdad a Milano per vivere una comunione ecclesiale, simbolo di un’accoglienza internazionale, per i tre organizzatori segnata anzitutto dal desiderio di portare un poco del peso della persecuzione imparando la testimonianza dei cristiani iracheni.
Ascolteremo la testimonianza di fede e di sofferenza del figlio della Chiesa caldea che recentemente ha dichiarato “Il momento che stiamo vivendo è una prova. Ognuno di noi è chiamato a guardare nel suo cuore e può scoprire anche che la consolazione del Signore è l’unica forza e l’unico tesoro. Quello che abbiamo di più caro

La lunga spirale di violenza che accompagna le terre della Siria e dell’Iraq con il franare del mondo musulmano sotto i colpi delle divisioni e della violenza ha un obbiettivo primario, perseguito infatti come prima cosa: rimuovere e cancellare la presenza millenaria del vero fattore di pace da sempre, la presenza dei cristiani.
Non a caso insieme a loro ogni minoranza etnica o religiosa è oppressa e perseguita, come con drammatica attualità ricorda, la Lettera a Diogneto del
II° secolo: “Vivendo in città greche e barbare, come a ciascuno è capitato, e adeguandosi ai costumi del luogo nel vestito, nel cibo e nel resto, testimoniano un metodo di vita sociale mirabile e indubbiamente paradossale. Vivono nella loro patria, ma come forestieri; partecipano a tutto come cittadini e da tutto sono distaccati come stranieri. Ogni patria straniera è patria loro, e ogni patria è straniera. 
Amano tutti, e da tutti vengono perseguitati. Non sono conosciuti, e vengono condannati. Sono uccisi, e riprendono a vivere… come è l’anima nel corpo, così nel mondo sono i cristiani. L’anima è diffusa in tutte le parti del corpo e i cristiani nelle città della terra.
Assistiamo oggi così al riaccadere di quanto il Papa Francesco diceva nel maggio 2013  “Ci sono più martiri oggi che nei primi secoli della Chiesa. Fratelli e sorelle nostri soffrono! Loro portano la fede fino al martirio”.
Dalle terre dell’Iraq si alza la testimonianza e il racconto. L’indicazione cioè della possibile strada per noi e per le nostre società: è la gente più semplice ad indicarla, che ha scelto di rinunciare alle proprie case e a tutto quello che aveva per restare attaccata con il cuore della loro vita.
L’incontro intende fare tesoro della loro testimonianza così che essi risveglino la nostra fede per poterla vivere e testimoniare come loro nelle circostanze del mondo cosiddetto libero.
Il gesto di Milano si concluderà con una raccolta di aiuti secondo il Programma  di Avsi … indicazioni