«Serve un dialogo con la Russia»
di Leone Grotti10/03/2014 - «La protesta chiede di poter costruire nuovi spazi di libertà e socialità. L’Occidente condivida il bisogno del popolo ma senza schierarsi». In un'intervista, parla padre Romano Scalfi, fondatore di Russia Cristiana
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Padre Romano Scalfi.
Il sacerdote guarda «con interesse alla rivolta di piazza Maidan, anche se contiene gruppi estremisti», e spera che Kiev «riesca a trovare un accordo per mettersi in relazione sia con l’Occidente sia con Mosca».
Padre Scalfi, come giudica la rivolta di piazza Maidan?
Mi sembra che sia una protesta che non va soprattutto “contro”, ma che chiede di poter costruire nuovi spazi di libertà e socialità. La rivolta non è nata né da una mentalità russofila né russofobica ma dal desiderio degli ucraini di essere riconosciuti come persone e come società civile. Per formare questa identità hanno svolto un ruolo molto importante le Chiese: nonostante la difficile situazione di divisione esistente all’interno del paese, tutte le comunità ortodosse e cattoliche sono state concordi nel condannare la violenza, perché c’erano all’opera anche gruppi estremisti, e nel contempo hanno costantemente accompagnato con la preghiera e con la loro presenza la battaglia contro l’ingiustizia, il malgoverno e la corruzione del sistema. Mi hanno colpito due cose in particolare...