Offrire a insegnanti e studenti un manuale non omologato ai luoghi comuni della cultura oggi predominante; far riscoprire agli studenti la storia, ossia la memoria, come strumento fondamentare di libertà e come mezzo per comprendere e per comprendersi, qualcosa di sempre più necessario nel mondo globalizzato in cui viviamo: sono questi gli obiettivi che si sono posti gli autori di Narrare la storia, che anche avvalsi della consulenza didattica di Maria Silvia Riccardi.
L’opera – che verrà presentata da Andrea Caspani, docente di storia contemporanea all’Università Cattolica di Milano e direttore della rivista Linea Tempo - si compone da un lato dei tre volumi su carta e dall’altro di un sito web. “Internet”, sostengono gli autori di Narrare la storia, “non è il futuro della carta; l’uno e l’altra sono dei supporti, ciascuno con proprie caratteristiche e potenzialità, da usare in modo combinato. Perciò il sito web di Narrare la storia cui stiamo lavorando è il complemento, e non il…trasloco sulla Rete di una parte del libro”. Una specifica caratteristica dell’opera (che perciò si raccomanda anche a lettori non più sui banchi di scuola) è lo stile narrativo. I volumi su carta sono appunto il luogo della narrazione, corredata dalle mappe e da una scelta di immagini in ampio formato perché ne sia più facile la “lettura” attenta e dettagliata: quando le immagini non sono casuali la loro lettura infatti non è meno importante di quella delle parole. Il sito web dedicato si comporrà di tre sezioni, ciascuna con diverse funzioni e chiavi di accesso, riservate rispettivamente agli insegnanti che avranno adottato l’opera e alle classi che la staranno usando.
Narrare la storia ha un’ispirazione e si rifà a un metodo ben diversi da quelli che oggi spesso predominano nella scuola statale italiana. Come peraltro una recente circolare ministeriale ha ribadito, gli insegnanti non sono tenuti a confermare le adozioni dei loro predecessori, né tanto meno a concordare le loro adozioni in sede di collegio docenti. Pressioni in tal senso non soltanto non hanno alcuna base giuridica, ma violano la libertà di insegnamento sancita dalla Costituzione. Chi dovesse apprezzare Narrare la storia ne tenga conto. Il primo volume dell’opera, già stampato, verrà offerto in omaggio domani a Milano a chi verrà ad assistere alla sua presentazione.